Cicérbita

Cicérbita – Crespigno – Crespino – Cascigno (Sonchus oleaceus)
Famiglia: Compositae

Nomi dialettali: Zizèrbda (Carrara); Cucèrbola (Massa); Cicerbita (Montignoso); C’cérb’da (Aulla); Ratasìn (Pontremoli); Cicèrbda (Fivizzano); Cascign (Gargano).

 

Habitat È pianta erbacea, annua o biennale molto comune nei luoghi coltivati; preferisce infatti il terreno smosso o i margini dei campi. La radice si presenta piuttosto grossa e secerne un lattice bianco. Verso la fine dell’autunno e poi di nuovo in primavera, presenta delle rosette basali che possono resistere per tutto l’inverno assumendo un colore scuro, rosso o violaceo. Le foglie che formano le  rosette sono piuttosto rigide, a volte ispide a causa della spinulosità dei bordi, frastagliati in lobi increspati e ondulati ripiegati verso la base delle foglie. Il colore verde può raggiungere il bruno-rossastro nelle zone aride.
I fiori, disposti in cime sub-corimbose, sono costituiti da capolini con petali lingulati di colore giallo pallido. Si raccolgono le foglie basali quando la pianta non è ancora in fiore.

In cucina Viene consumata cotta, è molto ricercata per il suo sapore dolce che attenua l’amaro delle altre specie utilizzate. Le foglie più tenere possono essere consumate anche in insalata, crude,da sole o preferibilmente insieme ad altre erbe. Si utilizza il miscuglio per preparare torte salate.

Proprietà Ha proprietà aperitive, diuretiche, amaricanti e stomagoghe.

Curiosità Nel passato si riteneva che le foglie di questa pianta fossero in grado di rianimare e restituire le forze agli uomini e agli animali.
Le radici di questa pianta e di altre specie dello stesso genere (tarassaco), nei tempi passati,  sono state usate torrefatte, come succedanee del caffè.
Parente delle nostrali lattughe è un ingrediente necessario per un ottima insalata di campo. Bisogna saper scegliere le pianticelle più tenere altrimenti si rischia di pungersi la bocca. Comune nei campi incolti o nei prati si raccoglie a primavera ed in autunno prima che cominci ad andare in seme.
Nota Un tempo si credeva che cibarsi con questa verdura aumentasse il latte alle donne e allo stesso tempo servisse a rendere il carattere allegro.