COCOMERO ASININO

  

Cocomero asinino (Ecballium elaterium (L.) A. Rich.)

FAMIGLIA: Cucurbitaceae

NOMI LOCALI: Chigoemau marin, Sbrinsairoel, Schisset, Coecoemer d’azen, Sbolziroti, Zedron salvadgh, Sputaveleno, Schizzetti, Zucchetta Marina, Cocuccella marejje, Cocozza dell’asino, Cocomerello, Cocuzzeja servaggia, Cocumareddu sarvaggiu, Citrulichiu, Cugumeru d’ainu, Marò bort.

PORTAMENTO  È una pianta erbacea perenne con una radice tuberosa; il fusto, sdraiato sul terreno, è coperto da peli rigidi di colore biancastro, che lo rendono scabro al tatto, ed è lungo fino a un metro e mezzo.

FOGLIE Le foglie, inserite alterne, hanno un robusto picciolo, la lamina è ovale-oblunga; la base è fortemente incisa e l’apice è acuto, il margine è dentellato, la superficie è peloso-ispida.

FIORI E FRUTTI I fiori, di colore giallo, sono separati: quelli maschili sono riuniti in racemi, quelli femminili sono isolati; calice e corolla sono divisi in cinque lobi; il frutto è una bacca pendula di forma ovale: a maturità si stacca bruscamente dal picciolo e lancia lontano i semi a un liquido molto amaro.

DOVE SI TROVA Il Cocomero asinino cresce qua e là in Italia, specialmente nelle zone marine; si rinviene nei luoghi incolti e nelle macerie.

LA PARTE VELENOSA Tutta la pianta, ma specialmente il succo dei frutti.