LA LEGGENDA DEL GIGLIO DI MARE

LA LEGGENDA DEL GIGLIO DI MARE (Pancratium maritimum)

Si narra che il Giglio di mare nacque dal latte perduto dalla divina Era, moglie di Zeus, mentre Ercole lo succhiava con troppa foga. Parte del liquido divino schizzò in cielo generando la Via Lattea e parte cadde sulle spiagge generando i gigli.

Bianchi al pari del latte i fiori del Pancratium sono formati da una doppia corolla.

Nella sua parte più esterna il fiore ha 6 petali lunghi e sottili che abbracciano i petali interni riuniti e fusi insieme a formare una sorta di tromba, la paracorolla.

Questa struttura lo diversifica dai fiori propriamente chiamati gigli. Il raggruppamento botanico al quale appartiene non è infatti lo stesso del giglio comunemente conosciuto, il Lilium, ma un gruppo, una famiglia di piante, le Ammarillidacee, caratterizzate da questo tipo di fiore doppio.

Le corolle sbocciano tra luglio e settembre inebriando l’aria di un profumo sottile ed esotico percepibile maggiormente la sera e in assenza di vento.