Strigoli

Conosciuto come schioppetti, verzolino, erba del cucco, stringolo o bubbolini.
In piemontese:scuscet.
Il suo vero nome è Silene vulgaris, famiglia delle Caryophyllaceae.
In francese si chiama Silène o Sormillet, in tedesco Leimkraut e in inglese Catchfly.
Invece il nome Silene deriva dalla forma a palloncino dei fiori.

E’ un’erbacea perenne con fusto eretto alta circa 20-50 cm.
Il rizoma è inizialmente fittonante per poi ramificarsi in molteplici radichelle.
Le foglie sono opposte, lanceolate, appuntire e glabre..
I fiori che sono la sua caratteristica peculiare, sono raccolti in cime obrelliformi, con calice rigonfio e 5 petali bianchi, a volte rosati, giallastri o rossi, con una lieve incisura all’estremità esterna.
I frutti sono delle capsule ovoidali separati internamente da setti che così delimitano tre camere interne comunicanti tra loro e contenenti i semi.

Si trova comunemente in zone incolte, margini stradali, terreni poco umidi, calcarei e ricchi di azoto, in tutta Italia, da 0 a 2800 metri.

In cucina si utilizzano i germogli della S. vulgaris, raccolti in primavera e inizio estate, appena si sviluppano senza farli indurire.
Non dobbiamo aver timore di taglire troppo perchè da brava perenne con radice profonda ributterà in breve tempo, regalandoci un nuovo raccolto.

I germogli si utilizzano crudi in insalata o lessati per insaporire risotti, minestroni o frittate, o semplicemente conditi con olio extra vergine d’oliva e limone. Alcuni lo utilizzano come ingrediente della pasta ripiena, nell’impasto dei salumi, o addirittura i cupolni floreali fritti in insalata.
Dal punto di vista fitosanitario, gli si attribuiscono capacità antianemiche, coleretiche, depurative ed eutrofizzanti.

Curiosità: il nome strigolo deriva dal fatto che se si fanno scorrere le foglie tra le dita stridono. Invece schioppetto deriva dal fatto che prendendo i frutti per l’estremità esterna e schiacciandoli velocemente sulla pelle dell’avambraccio, schiopettano (con le dita si chiude il frutto, l’aria rimane dentro e il colpetto sulla pelle lo fa scoppiare come un palloncino). Silene deriva dal greco: Sileno era l’amico con pancia rigonfia di Bacco, che ricorda la forma dei fiori.
Esiste a Galatea, provincia di Forlì–Cesena, la sagra annuale degli strigoli.