Come si prepara un infuso

Con le “erbe” si possono ottenere innumerevoli preparazioni, talune accessibili e realizzabili in casa, altre che richiedono attrezzature ed impegno altamente specialistici.

Nella pratica domestica è quindi opportuno realizzare quelle più semplici che sono altrettanto valide sotto il profilo della efficacia.

Le operazioni di infusione, decozione e macerazione, caratterizzate in genere dall’impiego di droghe secche, e la preparazione di polpe e succhi, per le quali è indispensabile servirsi di parti appena colte, fresche o succose, sono sicuramente realizzabili da chiunque ci si voglia cimentare.

Come si prepara un infuso

Questo tipo di preparazione viene utilizzato per tutte le droghe ricche di componenti volatili, di aromi delicati e di principi attivi che si degradano per l’azione combinata dell’acqua e del calore.

Generalmente si tratta di droghe costituite da fiori, gemme e foglie.

Gli infusi si ottengono facendo bollire la quantità di acqua prevista versandola subito sulla droga sminuzzata, già posta in un altro recipiente adatto.

Si mescola, si copre e si lascia il tutto a contatto, agitando di tanto in tanto, per un tempo medio di 10 minuti. Si filtra l’infuso ottenuto attraverso una tela pulita od un colino a maglie strette.

Il tempo di contatto influisce sul colore, sul gusto e sull’attività dell’infuso e può essere regolato da ciascuno a seconda dei propri  gusti e delle necessità.

Gli infusi devono essere consumati caldi o tiepidi, mai bollenti od eccessivamente freddi. Inoltre possono essere dolcificati ed aromatizzati a piacere.

Si prendono generalmente a tazze o a tazzine. Si possono utilizzare per bagni totali o parziali e per umettare compresse di garza o di cotone da applicare sulla pelle.

L’utilizzazione degli infusi deve essere immediata; eccezionalmente si possono conservare in luogo fresco per qualche ora ed in frigorifero per non più di 24 ore.