Ortica

Urtica dioica L.

Famiglia: Urticaceae

È una pianta erbacea vivace con un rizoma ampiamente ramificato e strisciante poco profondamente nel terreno; i fusti, che sorgono dal rizoma, sono eretti, alti fino a un metro e mezzo, hanno sezione quadrata e sono generalmente semplici; la superficie presenta alcuni peli corti, altri più lunghi e rigidi: questi ultimi sono i peli urticanti.

Nomi locali: Urtiga, Urtia (Lig.), Erba ca foura (Piem.), Ortiga (Lomb.), Ortighe (Ven.), Urtiga (Em.), Urtica, Ortica maschia (Tosc.), Ardica, Rittica (Abr.), Arica (Camp.), Ardicua, Ardicula (Pug.), Ardiche (Bas.), Lurdica, Ardica (Cal.), Arzca, Ardiculi (Sic.), Ultiga, Ozziau (Sard.)

Portamento

Foglie

Le foglie hanno tutte un picciolo ben distinto ma lungo al massimo la metà del lembo fogliare; questo è ovale-oblungo, ha la base a forma di cuore mentre verso l’apice si restringe gradatamente in un dente acuto; tutto il margine è inciso in grossi denti spesso arcuati a falce; sulla superficie e specialmente lungo le nervature sono presenti i peli urticanti.

Proprietà: Fiori

I fiori sono riuniti in spighe divise in maschili erette e in femminili pendule; queste sono inserite all’ascella delle foglie superiori e sono sempre più lunghe del relativo picciolo. I fiori hanno quattro tepali che racchiudono i quattro stami nei fiori maschili e l’ovario in quelli femminili.

Frutti

Il frutto, che si sviluppa dai fiori femminili, è un achenio ovale, con un ciuffo di peli all’apice, racchiuso nei quattro tepali persistenti.

Dove si trova

Cresce in tutta Italia dal mare alle zone alpine nei luoghi ricchi di sostanze azotate; si rinviene presso le case, lungo le siepi e qua e là nei boschi.

La droga La porzione aerea della pianta.

Quando si raccoglie

La pianta si raccoglie da aprile a settembre, tagliandola 10 centimetri al di sopra del terreno e riunendola in mazzi; si devono proteggere le mani con dei guanti per evitare le dolorose irritazioni.

Come si conserva

I mazzi si fanno essiccare all’ombra in luogo aerato e si conservano in sacchi di carta o tela.

COME SI USA LA DROGA

urticanti, dietetiche, diuretiche, depurative, antiinfiammatorie intestinali, normalizzanti del cuoio capelluto

Principi attivi: l’eteroside urticoside, carotene, una secretina. Il liquido irritante dei peli contiene acetilcolina e istamina.

Nei tempi antichi si fustigavano con le ortiche talune parti malate del corpo per stimolarne benefiche reazioni. Una breve cottura basta a neutralizzare l’effetto urticante delle foglie rendendole innocue e disponibili per più valide utilizzazioni.

La porzione aerea dell’Ortica è utile per le enteriti acute e croniche, le enteriti catarrali e le diarree. Altre proprietà delle foglie e del fusto sono quelle diuretiche e depurative che favoriscono l’eliminazione di cloruri, acidi urici e colesterolo e vengono sfruttate nella gotta, nel reumatismo, nell’artrite, nella renella e nell’acne.

Nell’Ottocento si attribuivano anche all’Ortica le proprietà di frenare le emorragie, aumentare la secrezione lattea, diminuire il tasso di glucosio nel sangue, ma ciò non è stato com pletamente dimostrato. L’Ortica è comunque ricca di principi azotati, aminoacidi e proteine, sali minerali, vitamine, che ne fanno un alimento dietetico di grande importanza, sfruttato solo nell’alimentazione degli animali.

USO INTERNO

la porzione aerea della pianta

disturbi dell’apparato intestinale. Succo (delle foglie fresche) – Fino a sei-sette cucchiai al giorno.

Per l’Infuso – 5 g in 100 ml di acqua. Un cucchiaio ogni tre ore (come depurativo una tazza al giorno).

Tintura – 20 g in 100 ml di alcool di 20° (a macero per 5 giorni). Due-quattro cucchiaini al giorno.

USO COSMETICO

Decotti di Ortica al 5% si usano, mediante frizioni, per il cuoio capelluto grasso e con forfora.